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BASTIA / CAPO CORSICA

Capo Corsica

Partendo da Bastia e dalle sue antiche strade, venite a scoprire il Capo Corso. Conosciuta come “l’isola dell’isola”, questa regione unisce l’autenticità e il carattere della Corsica. Questo territorio ricco di storia, è adornato da un patrimonio inestimabile, ricchezze naturali incomparabili, spiagge di sabbia finissima. Il suo percorso tra Bastia e Saint-Florent vi offre una vista panoramica sul mare e, con il bel tempo, sulle isole di Monte Cristo, Elba e Capraja. Situati lungo la costa, villaggi dal fascino atipico, persi tra terra e mare, vi permettono di godere di scenari eccezionali per le vostre vacanze.

Bastia

Popolata fin dall’antichità, la città di Bastia fu fortificata dai genovesi alla fine del XIV secolo. Nel XVII secolo la sede genovese venne spostata da Biguglia a Bastia, segno dell’importanza acquisita dalla città. Dal 1850 al 1870 venne costruito il porto, divenuto oggi il più importante porto commerciale e passeggeri della Corsica. Quasi 3/4 delle merci in importazione ed esportazione passano attraverso il porto della città. La costruzione del tunnel sotto il vecchio porto nel 1984 ha contribuito a migliorare il traffico nel centro cittadino. Il cuore della città si trova attorno a Place Saint Nicolas. Durante tutto l’anno sulla piazza sono presenti attività (concerti, mostre, ecc.), in particolare con la pista di pattinaggio nel periodo invernale. Tutt’intorno, all’ombra dei platani, sono disposte le terrazze dei caffè e dei ristoranti. A sud della piazza, seguendo una passerella che costeggia il mare, si arriva al Porto Vecchio e ai suoi pescherecci. Dal porto si può vedere la chiesa Saint-Jean-Baptiste, costruita a metà del XVII secolo, con i suoi due campanili. Partendo dai binari è stata realizzata una scalinata per salire alla Cittadella. All’interno del luogo, potrete passeggiare per le antiche strade e scoprire anche la Cattedrale di Sainte-Marie. Dietro l’edificio si trova l’Oratorio della Santa Croce, piccola cappella barocca. Lasciando la Cittadella attraverso la porta principale, il percorso prosegue vicino al Palazzo del Governatore, sul Boulevard Auguste Gaudin, che conduce al Boulevard Paoli, la principale via commerciale di Bastia.

Miomo

È nel villaggio di Miomo che si trova una delle tante torri genovesi lungo la costa del Capo Corso. Questa torre, risalente al XVI secolo, serviva a proteggere gli abitanti dalle invasioni straniere e dai pirati.

Grigione e Lavasina

I paesi del Grigione e Lavasina offrono magnifiche spiagge di ghiaia per tutti gli amanti del relax. Da segnalare che sulla spiaggia di Lavasina ogni anno all’inizio di settembre si svolge una processione. Il borgo, luogo spirituale dell’isola, è talvolta chiamato “la Lourdes della Corsica”.

Erbalunga

Erbalunga è una frazione situata nel comune di Brando. In questo stretto lembo di terra, le case addossate sono le più vicine al mare. Le sue strade asfaltate, il suo centro storico con le sue case in pietra e la sua torre genovese ci riportano al Medioevo. Il porto di pescatori del villaggio è servito come location per le riprese, in particolare per il film “L’Enquête Corse”, ma anche un gran numero di pittori si sono ispirati a questo luogo per le loro creazioni. Le piazze ombreggiate da platani e palme vi permetteranno di mangiare sulle terrazze all’aperto dei caffè. In estate potrete partecipare a festival musicali, come “Musique d’Erbalunga” che ogni anno accoglie grandi artisti della canzone francese. Durante la vostra visita passerete sicuramente davanti al cartello “Les Glaciers du Brando”. Qui la neve, proveniente dal crinale settentrionale della Serra di Pogno, si è conservata fino al XX secolo. Veniva utilizzato per rinfrescare le fontane durante l’estate.

Marina Sisco

Il villaggio marino di Sisco è uno dei rari villaggi del Capo Corso che rimangono poco conosciuti dai turisti stranieri. È quindi il luogo ideale per godersi la spiaggia di sabbia e ciottoli. In cima alla valle del Sisco si trova la cappella di San Micheli, da dove è possibile contemplare la vista sulla valle fino al mare. L’edificio è aperto solo il 29 settembre, durante un pellegrinaggio.

Pietracorbara

Se volete rilassarvi su una spiaggia di sabbia fine in tutta tranquillità, quella della Marine de Pietracorbara è fatta per voi. Si tratta infatti di una delle poche spiagge di sabbia fine del Capo Corso. Di fronte al mare, una magnifica vista sull’Isola d’Elba e alle spalle si può ammirare un panorama sulla valle e sulle montagne. Ma se volete rinfrescarvi, nell’entroterra e nei pressi della frazione di Selemace c’è un ruscello in cui si può fare il bagno, circondati da uno splendido scenario e da un pittoresco ponte. Per gli appassionati di escursionismo vengono offerti diversi sentieri come la Balade Blanche che conduce alle frazioni o la Balade des fours che vi permetterà di scoprire la fauna e la flora dei dintorni ma anche il patrimonio storico e architettonico del villaggio.

La Torre de Losse

Il Tour de l’Osse, o Tour de Losse, si trova a metà strada tra la marina di Pietracorbara e il borgo di Porticciolo. A differenza della maggior parte delle torri genovesi, questa è quasi intatta. Ai piedi della torre si trova una piccola caletta, poco conosciuta e frequentata soprattutto dalla gente del posto. Con le sue rocce levigate, l’acqua limpida e i pochi banchi di sabbia, è l’ideale per fare il bagno in tutta tranquillità. Da notare che dall’incendio della Macchia nel 2002, intorno ad essa sono comparsi terrazzamenti stratificati con pietre che testimoniano l’intenso utilizzo agricolo delle epoche precedenti.

Porticciolo

Proseguendo la strada sulla D80 arriviamo al piccolo villaggio di Porticciolo. Con le sue case ricoperte di ardesia e i colori pastello, questo villaggio ha un fascino tipico della regione. Fino al 1873 il villaggio ospitava un cantiere navale. Passeggiando lungo le banchine del porto, in cima al borgo si vede apparire una torre genovese restaurata come casa per le vacanze.

Santa Severa

Costruito nel XVIII secolo, il borgo di Santa Severa fu edificato per proteggersi dagli invasori e dalle intemperie. All’epoca erano importanti le esportazioni di prodotti agricoli dalla valle del Luri verso l’Italia. Oggi il porticciolo accoglie i vacanzieri durante il periodo estivo, e ospita alcuni negozi tipici con ristoranti e bar. Da apprezzare il paesaggio circostante con la sua spiaggia e le calette sabbiose, con vista sulle isole d’Elba e Capraia e, dall’altro lato, sulla valle del Luri con i suoi vigneti, macchia mediterranea e crinali. Le feste si svolgono durante tutta l’estate: balli, fuochi d’artificio, canti corsi…

Meria Marina

Fin dal XIII secolo il comune di Meria ha avuto un’attività economica importante, soprattutto grazie ai commerci con l’Italia: produzione di vino, olio, frutta secca. Questi prodotti vengono scambiati con prodotti tessili, manufatti o macchine agricole. Il territorio è protetto dalla torre genovese costruita nel XVI secolo, e il porto è sempre più attivo. Lo sfruttamento di una miniera di antimonio (minerale utile per rendere più resistente il piombo) permise lo sviluppo del paese, che alla fine dell’Ottocento contava fino a 954 abitanti. Questo dinamismo economico terminò con la chiusura della miniera nel 1917 e il villaggio perse gradualmente i suoi abitanti. La scuola chiuse nel 1963, l’ufficio postale è ancora lì. Oggi nascono nuove costruzioni, i vecchi edifici vengono ristrutturati per ospitare sale riunioni o la biblioteca comunale aperta tutto l’anno. Recentemente sono stati sviluppati sentieri escursionistici verso Caracu.

Macinaggio / Rogliano

Macinaggio è il borgo marino di Rogliano ed è anche l’ultimo villaggio situato sulla costa orientale del Capo Corso. Il più grande porto turistico di Città del Capo con 570 posti barca, Macinaggio si anima principalmente durante l’alta stagione. Il suo porto turistico può ospitare fino a 200 posti barca. Se prolunghiamo la visita lungo il porto verso nord, troviamo l’inizio del percorso dei doganieri. Il sentiero è preservato dal Conservatoire du Littoral e viene utilizzato ogni anno da 40.000 persone. Il percorso porta gli escursionisti verso la spiaggia di Tamarone e la spiaggia di fronte alle Isole Finocchiarola. Lungo le banchine del porto si possono trovare uno dietro l’altro bar e ristoranti. Ci sono 5 alberghi e una ventina di ristoranti, quindi quattro sono aperti tutto l’anno. Il paese vive principalmente di turismo, da aprile a fine ottobre, ma è ben rappresentato anche il settore agricolo con la presenza di un vigneto AOC e di allevamenti di bovini, caprini e pecore.

Isole Finocchiarola

A nord di Macinaggio si trovano le isole Finocchiarola. Classificate riserva naturale dal 1987, queste isole sono accessibili tramite escursioni in barca da giugno a settembre compreso. Durante le escursioni in mare si può ammirare la torre genovese diroccata di Santa Maria.

Barcaggio

Nel comune di Ersa è possibile sostare presso la frazione Barcaggio. Animato soprattutto durante l’alta stagione, questo borgo è situato più vicino al mare con vista sull’isola della Giraglia. La sua spiaggia di sabbia fine e la sua profondità ridotta piaceranno a grandi e piccini. Dopo la spiaggia si accede alle dune protette. Infine, se si cammina in altura, si arriva ad una rupe dove si trova la torre dell’Agnello.

Il Passo della Serra

Al Col de la Serra si accede ad un magnifico panorama. Innanzitutto, una vista della costa occidentale del Capo Corso. Poi, guardando verso l’orizzonte, possiamo vedere la vetta più alta della Corsica, che spesso rimane coperta di neve fino a giugno.

Il mulino Mattei

Se ci fermiamo al Moulin Mattei il panorama sarà altrettanto bello. Questo mulino a vento restaurato è facilmente accessibile. Da un lato si può osservare l’orizzonte fino a scorgere l’isola di Capraja, e anche nelle giornate limpide le terre francesi e italiane. E dall’altro lato si può vedere verso Centuri, sul lato ovest di Città del Capo e fino alla cima del Mon Cinto.

Centuri

Il villaggio di Centuri, nato sotto l’Impero Romano, è visitabile a piedi. Intorno al suo grazioso porto di pescatori si trovano case colorate dal fascino tipico della regione, con i tetti ricoperti di serpentine verdi tipiche della regione. Il suo porto di pesca, risalente al 1760, è oggi il più importante porto di pesca di aragoste della Francia. I ristoranti lungo il porto vengono consegnati dai pescatori del villaggio. Nel 1757 Paoli fece del villaggio il porto militare della nazione corsa indipendente. Centuri è circondata da piccole baie raggiungibili a piedi dal ciglio della strada. La città è uno dei luoghi turistici del Capo Corso grazie ai suoi 4 hotel e 8 ristoranti. Intorno al paese sono ben curati i sentieri escursionistici che collegano le diverse frazioni del porto e alcuni di essi permettono di scoprire i paesaggi a picco sul mare. Quando ci si allontana dalla costa, il sentiero “via roman” permette di raggiungere antichi ovili e di intraprendere il sentiero romano da Centuri a Macinaggio passando per il Col de Cateru.

Morsiglia

Creata dai Greci aC, Morsigla conobbe un notevole sviluppo in epoca medievale. La qualità del suo moscato era riconosciuta all’estero, soprattutto tra i tedeschi. Le famiglie importanti del paese costruirono torri e dimore signorili per proteggere i suoi abitanti dall’arrivo dei pirati. La torre più antica si trova nella frazione Pecorile. Il paese ospita un notevole numero di edifici religiosi, tra cui spicca il Convento dell’Annunziata, costruito nel XV secolo. Nonostante il declino demografico successivo alla Prima Guerra Mondiale, il villaggio, grazie alla sua attività turistica, occupa un posto importante nel paesaggio del Capo Corso, in particolare con il suo ricco patrimonio e paesaggio. Stanno emergendo strutture di accoglienza turistica (campeggi, alberghi) e nuovi servizi. L’economia del vino ha ancora un impatto significativo all’interno del villaggio.

La torre di Seneca

La torre di Seneca si trova tra il paese di Luri e Pino. Vi si arriva dal Col de Sainte-Lucie, attraverso una strada che porta al Convento di Saint-Nicolas. Quest’ultimo fu trasformato in logge (“Les Gîtes de Sénèque”). Il monumento è classificato Monumento Storico dal 1840.

Pino

Situato in altura, con vista sul mare, il villaggio di Pino è in mezzo alla vegetazione, circondato da eucalipti, fichi d’india, pini laricio, agavi… A metà del XIX secolo, Pino sapeva come superare le difficoltà del suo terreno difficile per sviluppare la propria agricoltura, realizzando un sistema di ritenzione idrica e estesi canali di irrigazione. Tracce di questa attività si possono trovare ancora oggi nelle diverse frazioni del paese. All’epoca aveva una produzione di more molto sviluppata, con 2/3 delle piante provenienti dal Capo Corso. La ricchezza del paese è dovuta anche all’emigrazione degli abitanti, in particolare verso Porto Rico, che costruirono autonomamente grandi case toscane, nonché tombe affacciate sul mare. Troviamo quello della famiglia Piccioni, (sulla D80 prima di arrivare alla frazione di Valle), dove sono deposte le ceneri della figlia di Gustave Eiffel e di suo marito, diplomatico e sindaco di Bastia.

Minervu e Marina di Giottani

Dopo aver superato Pino, arriviamo poi al villaggio di Minerviu, un piccolo angolo di paradiso, perfetto per soste fotografiche. Passiamo poi dalla Marina Giottani, con il suo piccolo porto turistico. Subito dopo troviamo Canari, borgo con un magnifico campanile sulla piazza e una vista sulla costa occidentale e sul mare. Il comune di Canari ha inaugurato nel 2008 il Conservatorio del Capo, dove i visitatori possono scoprire i costumi tradizionali della regione e vecchie fotografie. Ogni anno il villaggio ospita il Festival Internazionale del Canto Lirico, dove si tengono Master Class e si svolge un concorso.

Albo

Il piccolo villaggio di Albo ha delle belle spiagge di ghiaia. Dal sud della spiaggia si può ammirare la torre genovese del paese, che si trova in cima alla scogliera. Se volete fare una breve passeggiata all’interno del paese, è meglio parcheggiare all’esterno e risalire il vicolo per raggiungere il centro.

Nonza

Il paese di Nonza si trova appena sopra il mare. In cima al paese si può notare un piccolo belvedere costruito nel 1760. Partendo dalla piazza del paese e salendo numerosi gradini, si arriva ad una torre genovese ancora intatta la cui vista domina il paese. Questo è accessibile al pubblico e può essere visitato. In estate, un fotografo espone ai piedi della torre le sue foto scattate lì. Da questa torre è nata una leggenda. Dice che nel 1768, dopo essere stati invasi dalla Francia, i soldati abbandonarono il loro capitano di fronte alla sconfitta. Il capitano Casella, da solo, avrebbe poi piazzato le armi ad ogni finestra della torre, e sarebbe corso da un fucile all’altro per sparare al nemico. I francesi, ritenendo di avere davanti un grande esercito e in posizione di sconfitta, avrebbero interrotto il combattimento e avrebbero chiesto colloqui. Decisero quindi di lasciar partire liberamente le truppe nemiche. Se n’è andato solo il capitano. Dal villaggio di Nonza proviene la Santa Protettrice della Corsica, detta anche Santa Giulia. Le cosiddette fontane miracolose si trovano sul sentiero che porta alla torre genovese. Per chi volesse visitare il borgo è preferibile nel periodo estivo parcheggiare all’aperto e salire a piedi fino al borgo. A sud del villaggio, potete fermarvi e camminare fino alle rovine del Convento di St-François.

Marina Farinole

Prima di raggiungere la Marine de Farinole, arriviamo davanti ad una magnifica spiaggia sabbiosa, una delle uniche del Capo Corso. È il luogo ideale per rilassarsi e prendere il sole. A volte puoi vedere i parapendii atterrare qui. Non lontano dalla spiaggia c’è un’altra torre genovese.

Patrimonio

Patrimonio è la regione vinicola più conosciuta dell’isola. L’attività ha permesso di svilupparsi molto rapidamente grazie alla sua posizione geografica, su pendii di rocce calcaree. Nel centro del paese e nei dintorni, quasi 33 cantine accolgono i visitatori per degustazioni e ottenimento dei migliori vitigni. La maggior parte di essi si trova lungo la Strada del Vino. La chiesa di Saint-Martin, del XVII secolo, è classificata Monumento Storico dal 1939. Nel cuore del teatro verde è piantata la statua-menhir “U Nativu”, del VII secolo a.C. Ogni anno, all’inizio di luglio, si svolge “Les nuits de la Guitare”, dove si sono già esibiti i più grandi nomi del canto.

Saint Florent

Il villaggio si anima durante tutto il periodo estivo attorno al suo porto turistico e alla sua piazza principale, ai piedi dei bastioni della Cittadella. Fu costruito a metà del XV secolo ed è classificato dal 1994. La spiaggia della Roya, lunga 3 km, è facilmente accessibile alle famiglie, ben protetta in caso di vento. Dalla spiaggia si ha una vista sulla baia e sulla città di Saint-Florent. Alla fine della spiaggia troviamo il punto di partenza del sentiero costiero (ex Sentier des douaniers) di Saint-Florent. Un’escursione di 2-3 giorni ti porterà attraverso il deserto delle Agriate o al faro di Formali, per una passeggiata di andata e ritorno di 2-3 ore.